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Una cucciolata per la femmina di ghepardo che abbiamo rilasciato in febbraio!

 25 luglio  2011

Nuovi cuccioli di ghepardo nel territorio!

Notizie bellissime da comunicare! Ricordate la femmina di ghepardo e i suoi due cuccioli di due anni che abbiamo liberato alla fine di febbraio quando era presente la troupe britannica del film Wildlife SOS al Centro? Le era stato estratto un dente ed era stata radiocollarizzata per poterela seguire (foto sopra). La scorsa settimana abbiamo rilevato il suo collare e abbiamo visto la femmina e tre cuccioli nell’erba alta. Questa è la foto che siamo riusciti a scattare, di due dei tre cuccioli.

Laurie

N.E. Il periodo di gestazione di un ghepardo femmina è di 95 giorni, e mediamente le cucciolate sono di 4-5 cuccioli. 

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POSTED BY CHEETAH NEWS AT 11:18 AM 

FUNDRAISING EVENT IN ITALY

CCF visitors brochure_Italian

Fundraising Event – Raccolta Fondi e Mostra sul CCF

Il giorno 7 agosto, dalle 9 del mattino, presso la Mostra Mercato di CAMPIGLIA CERVO, (BI), saro’ presente con  un banco di raccolta fondi per il Cheetah Conservation Fund. Potrete avere tutte le informazioni sul CCF, sulla NAmibia, e ci saranno in vendita   graziosi ricordi di ghepardo made in Africa  per la nostra comune battaglia: fare in modo che i ghepardi sopravvivano e ripopolino le savane e le praterie africane!

Se sei in zona, vieni a passare una giornata di relax da noi….sarete miei ospiti per una simpatica chiacchierata con gli amanti dei ghepardi e dell’Africa….!…in tranquillità e allegria, davanti a qualche specialità piemontese.

Milano – Torino – autostrada: uscita Carisio – direzione Biella, poi Valle del Cervo fino al centro del paese di Campiglia Cervo.

On August 7, starting at 9 am,fundraising event in Campiglia Cervo (BI) …you can help CCF to face the challenge for the cheetah…! You are all welcome to the event, and afterwards we can enjoy a small friendly talk about cheetahs around a table in the garden, having some typical Piedmontese food….!

See you soon,
A presto!

Betty


Una troupe americana al CCF per girare un film in 3-D!

Una troupe cinematografica  visita il CCF 

Ci scrive Ron dal CCF:
Saluti dalla Namibia,
Si’, la settimana scorsa è arrivata una troupe di 15 persone al CCF. Lunedi’ pomeriggio, sei auto sono entrate nel vialetto che porta a Babson House. Una vera truope con attore e attrice, una troupe internazionale composta da elementi provenienti da  5 diversi paesi. Sono stato fortunato, ho avuto modo di conoscerli. Laurie mi ha chiesto di assisterli per le location e la logistica. Produttore e regista sono stati molto attivi per catturare diverse immagini di almeno tre corse di ghepardi, hanno filmato una mongolfiera su “Little Serengeti” e sull’albero delle nostre tre Dive. Sarya si è messa in evidenza salendo piu’ in alto di tutti sull’albero! Phoenix si è buttata su una cinepresa cercando di divorarla sull’albero, finchè è stata allontanata velocemente. Un bel po’ di personale è stato coinvolto nelle riprese….
Il titolo del film sarà:   African Safari 3-D. Sarà un documentario lungometraggio e potrebbe essere in programmazione per il mese di agosto del 2012. Si tratta di un viaggio attraverso l’Africa Australe, inizierà dalla costa namibiana dell’Atlantico e terminerà nel pressi del Kilimangiaro. Saranno immortalati tanti animali selvatici. I due attori racconteranno la loro avventura, e noi speriamo che i problemi dei ghepardi verranno resi pubblici,  e sensibilizzeranno l’opinione pubblica in tal senso. Si tratta di un film prodotto da Warner Bros. o Universal Film.
A presto,
da Ron Marks dalla Terra dei GhepardiI

Posted by Ron Marks at 12:20 PM


Fuer alle deutschsprachigen Freunde! Am 9.-10-September im Waterberg Plateau!

Letto su Allgemeine Zeitung AZ von Namibia:
Vom 30.06.2011

Weideland im Brennpunkt – I Pascoli al centro della discussione

Treffen im Waterberg-Plateaupark soll Probleme aufdecken und Lösungen finden – Trovare soluzioni ai problemi dei pascoli nell’incontro del Waterberg

Weideland ist Namibias wichtigstes Gut und in den vergangenen Jahren ist ein Rückgang der Weidequalität zu beobachten. Die Problematik soll beim 15. Namibischen Weideland-Management-Forum von Wissenschaftlern, Farmern und NGO-Vertretern erörtert werden.

© Dirk Heinrich
Die Vertreter der Sponsoren, Oliver Horsthemke (links) von der First National Bank und Christian Graefen (rechts) von der Deutschen Gesellschaft für internationale Zusammenarbeit (giz) sowie Sakkie Coetzee (2.v.l.), Geschäftsführer des namibischen Landwirtschaftsverbandes (NLU) und Dr. Axel Rothauge (2.v.r.), Vorstandsmitglied des Weideland-Forums in Vorfreude auf das wichtige Treffen im September dieses Jahres im Waterberg-Plateaupark.

Windhoek – Es sei wichtig herauszufinden warum und wodurch das Problem des sich verschlechternden Weidelands entstanden ist und dann Lösungen für das Problem finden. „Dabei müssen wir nicht nur die Aktivitäten der Farmen mit Viehzucht betrachten, sondern Wildfarmerei, Farmwirtschaft auf privaten Grundbesitz und auf Neusiedlungsfarmen sowie in Kommunalgebieten. Veränderungen im Weideland können positiv sein, aber hier in Namibia sind die Veränderungen eher nachteilig“, sagte Dr. Axel Rothauge, Vorstandsmitglied des Weideland-Forums. Das vorgesehene Treffen im Waterberg-Plateaupark am 8. und 9. September dieses Jahres sei ein besonderes Treffen, da nicht nur die abnehmende Qualität der Weide im Lande besprochen werden soll, mit der Verbuschung als Hauptursache, sondern da der dadurch entstandene Verlust an Wasserreserven ein weiteres Alarmsignal sei. Zu dem Treffen im September haben sich bereits 73 Personen angemeldet und nur etwa 100 Delegierte würden in dem Konferenzraum Platz finden.

In den vergangenen 50 Jahren sei eine Menge des fruchtbaren Bodens im Lande verloren gegangen oder sei degeneriert. „Die Dimensionen der Auswirkungen auf die bestehenden Ressourcen deuten darauf hin, dass die zukünftigen Generationen Schwierigkeiten haben werden, diese zu nutzen“, sagte der Geschäftsführer des namibischen Landwirtschaftsverbandes (NLU), Sakkie Coetzee. Die Weidewirtschaft in der Vergangenheit sei keine nachhaltige Nutzung der natürlichen Ressourcen gewesen und die Abnahme der Weidequalität und die Klimaveränderung würden die größte Gefahr für die Trinkwasserversorgung und Nahrungsmittelproduktion in Namibia darstellen. „Um die nachhaltige Nutzung der natürlichen Ressourcen aktiv voranzutreiben, ist die kostengünstigste Art und Weise, den Auswirkungen der Klimaveränderung entgegenzuwirken“, sagte Coetzee. Die Misswirtschaft und die Degradation des Weidelandes würde dem Farmer und damit der namibischen Wirtschaft sehr viel kosten und sei Coetzee zufolge eine Gefahr für die fleischproduzierende Industrie des Landes und für die Lebensqualität der ländlichen Bevölkerung.

Aus diesen Gründen sei es wichtig, dass das Ministerium für Landwirtschaft, Wasserbau und Forstwirtschaft sowie weitere Ministerien eng mit Privatorganisationen und Farmern zusammenarbeiten und dass die Wissenschaftler, Forscher und kommerziellen und kommunalen Farmer die Probleme gemeinsam erörtern und Lösungen erarbeiten. Bei dem ersten Treffen des Forums vor einigen Jahren sei es eher zu einer Konfrontation zwischen Farmern, Vermittlern, Organisatoren, Forschern, Ausbildern und Entwicklungsarbeitern gekommen, da jede Gruppe eine unterschiedliche Meinung darüber hatte, wie Weideland verbessert werden müsse. „Die Zukunft des Weidelands in Namibia hängt nicht nur von zwei wichtigen Faktoren, dem technischen Wissen und den finanziellen Investitionen ab, sondern auch von gegenseitigem Respekt und Verständnis der Betroffenen“, sagte der NLU-Geschäftsführer. Das Thema des diesjährigen 15. Treffens des Forums ist: Weideland in Namibia verbessern. Die Verbuschung werde dabei wohl das Hauptthema sein.

Von Dirk Heinrich