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Per la festa della Mamma, dona per i ghepardi!

Cari Amici,

Abbiamo completato la nostra vendita di felpe a prezzi straordinari, e quindi invieremo la donazione in Somaliland.

La situazione è sempre la stessa, tanto lavoro e pochi mezzi.

Ma noi crediamo nei nostri sostenitori e sappiamo che tutti, Soci e non, ci aiuteranno…

Per aiutarci basta una piccola donazione…andate sul nostro sito http://www.ccf-italia.org e potrete anche donare con PayPal e carta di credito, e guardate le nostre magliette, le felpe e i gioielli che vengono dalla Namibia.

Farete una buona azione e contribuirete a salvare i ghepardi dall’estinzione.

Grazie!


Impariamo a conoscere le armi di contrasto dei criminali: CITES

CITES

La Convenzione di Washington sul Commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, più comunemente conosciuta come CITES, è un accordo internazionale tra Stati che ha lo scopo di proteggere piante ed animali a rischio di estinzione, regolando e monitorando il loro commercio, ovvero esportazione, riesportazione e importazione di animali vivi e morti, di piante, nonché di parti e derivati. Per le imprese, i cittadini che intendono importare e/o esportare esemplari di flora, fauna o loro parti e derivati, da e verso Paesi extra UE è consigliabile che, in via preliminare, accertino se i prodotti oggetto dell’importazione/esportazione rientrino o meno nella regolamentazione CITES. Per saperne di più cliccare il seguente link:
http://www.mise.gov.it/index.php/it/commercio-internazionale/import-export/cites-commercio-internazionale-fauna-e-flora


Il Tour Europeo sul sito del CCF!

L’avete perso?

Eccolo qua! E con tante foto!

https://cheetah.org/blog/dr-laurie-marker-launches-2019-european-tour-by-addressing-council-of-europe/


L’importanza della pulizia

Quando i ghepardi si leccano a vicenda, non solo eliminano polvere e parassiti, ma contribuiscono anche a rafforzare il loro legame, indispensabile per sopravvivere nella savana…


Ecco il rapporto annuale del CCF Namibia e US. A breve il nostro!

cheetah.org/site/wp-content/uploads/2019/04/2018-CCF-Report_PRINT-FINAL-V2.pdf

US


Grazie a FIORENZA PANINI!

Desideriamo ringraziare pubblicamente FIORENZA PANINI per la generosa donazione che va ad aggiungersi all’importo da inviare al CCF in Somaliland.

Non abbiamo nessun riferimento se non il suo nome, e vi chiediamo per favore diteci dove siete, o mandateci la vostra mail o il numero di cellulare. Così siamo in grado di inviarvi nostre notizie. E anche solo un ringraziamento per noi è importante!!

Grazie a tutti coloro che mettono solo un nome e che non abbiamo mai potuto ringraziare personalmente….!

http://www.ccf-italia.org


Il ghepardo asiatico a rischio grave di estinzione

Ecco un poster sul ghepardo asiatico o persiano (acinonyx jubatus venaticus) che ci è arrivato dall’Iran.

Molte sono le azioni portare avanti dal Ministero dell’Ambiente, tra cui la costruzione di un tunnel che permetta ai ghepardi di attraversare alcuni territori, in quanto il problema maggiore resta comunque il traffico pesante che uccide molti esemplari.


Emergenza ghepardi in Somaliland!

Comunicato del CCF

IL CHEETAH CONSERVATION FUND SEGNALA L’EMERGENZA DI TRAFFICO ILLEGALE NEL CORNO D’AFRICA CON RISVOLTI EPIDEMICI

WASHINGTON, D.C. (4 APRILE 2019) – Con 23 cuccioli di ghepardi intercettati nell’ambito del bracconaggio e attualmente in cura nel rifugio provvisorio di Hargeisa, il Cheetah Conservation Fund segnala l’emergenza bracconaggio nel Corno d’Africa, che assume proporzioni epidemiche.

“Il CCF ha accolto dieci nuovi cuccioli negli ultimi 45 giorni; tutti si trovavano in pessime condizioni. Quattro sono stati trovati ad Hargeisa in una scatola di cartone. Due altri sono stati scoperti ad Erigavo, una regione remota del Somaliland, incatenati insieme al terreno, con corde strette intorno al collo. I tre precedenti sono stati recuperati da un contenitore giallo in plastica, senza acqua né cibo, e pochissimo ossigeno. Il cucciolo recuperato recentemente è stato intercettato ad Aynabo, legato sul fondo di un pick-up, pieno di pulci e molto spaventato”, ha dichiarato la Dr. Laurie Marker, Fondatrice e Direttore del CCF. Le nostre strutture per i cuccioli sono al limite delle loro capacità, e ci stiamo preparando a quanto succederà in seguito.”

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Dal mese di aprile del 2017, il CCF ha attivato una “casa sicura” per assistere il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Rurale del Somaliland (MoERD) e i suoi funzionari quando confiscano cuccioli catturati in Kenya, Somalia ed in Somaliland. I cuccioli vengono catturati e trasportati via Somaliland verso i suoi porti e poi in Yemen, e la maggior parte di essi riforniscono il mercato illegale del Medio Oriente. Una volta confiscati, i cuccioli vengono portati alla struttura del CCF, dove vengono sfamati, medicati e curati da un’équipe di volontari veterinari, studenti in veterinaria e addetti al benessere animale.
©Cheetah Conservation Fund
“Mentre i funzionari del MoERD e gli studenti veterinari che abbiamo formato diventano sempre piu’ efficienti nel loro impegno, ci rendiamo conto che il numero di animali da curare potrà solo aumentare. Il nostro rifugio provvisorio era stato concepito come soluzione temporanea, un luogo sicuro dove potevamo accudire i cuccioli in attesa del completamento di un santuario permanente. Ma il santuario non sarà disponibile in tempo utile, se dovremo fronteggiare la situazione attuale ,e non saremo pronti a gestire un nuovo arrivo di cuccioli,” ha affermato la Dr. Marker.
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Invito all’Azione
Per riuscire a fronteggiare questa emergenza, il CCF si appella alle aziende, alle fondazioni private, ai partner della conservazione e ai singoli perchè si uniscano a questa lotta. Il CCF deve raccogliere almeno 10.000 USD al mese per sostenere le attività del rifugio temporaneo con tutte le cure dei cuccioli finchè il nuovo santuario sarà pronto. Per completarlo, considerando i materiali di costruzione e la rete idrica ed elettrica, sono necessari altri 200.000 USD. Questi fondi di emergenza faranno si’ che il CCF possa nutrire, alloggiare e fornire le cure veterinarie ai ghepardi confiscati al mercato clandestino, acquistando carne fresca (la spesa maggiore), i farmaci, i sostituti del latte artificiali, le vitamine e i integratori di calcio, i vaccini e le spese vive per i volontari, cosi’ come l’affitto e le utenze per l’attuale rifugio.
Il peso della gestione di questa emergenza è tremendo, ma è assolutamente necessario, in quanto il CCF è l’unica organizzazione per la conservazione che lavora sul territorio in Somaliland, per i ghepardi ed altri animali. La Dr. Marker ritiene che in tal senso il CCF deve fare da apripista, e sottolinea quanto la situazione sia critica.
“ Riteniamo che il numero di cuccioli catturati dai bracconieri del Corno d’Africa si aggiri sui 300 esemplari. Corrispondono allo stesso numero di ghepardi adulti che si trovano al di fuori dalle aree protette in questi Paesi, cioè dove i piccoli vengono

catturati. A questo ritmo, i ghepardi saranno presto estinti localmente” afferma la Dr. Marker. “Abbiamo bisogno di aiuto per porre fine a questa emergenza prima che sia troppo tardi”.
Il Cheetah Conservation Fund i e il commercio illegale di fauna selvatica
Fin dal 2005, il Cheetah Conservation Fund (CCF) ha iniziato a sorvegliare il traffico di ghepardi assistendo le autorità locali con le confische laddove possibile. Ad oggi, il CCF ha registrato centinaia di casi che coinvolgevano più di 1500 ghepardi, o parti di ghepardi. Di questi, meno del 20% sono sopravvissuti, mentre più del 30% sono stati dichiarati morti. La stragrande maggioranza del commercio di ghepardi vivi avviene tra l’Africa Orientale e la Penisola Arabica, dove i ghepardi sono considerati animali da compagnia popolari negli Stati del Golfo. I ghepardi catturati hanno origine in Etiopia, Kenya, Somalia e Somaliland, e vengono contrabbandati soprattutto dalle coste del Somaliland.

Il CCF è una organizzazione non-profit con Quartier Generale in Namibia, con sedi negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, Italia, Belgio e nel Regno Unito, e con organizzazioni partner in molte altre nazioni. Fondato in Namibia nel 1990, Il Cheetah Conservation Fund è il leader globale della ricerca e conservazione dei ghepardi, dedito alla salvaguardia del ghepardo in natura. La missione del CCF è di essere riconosciuto come centro internazionale di eccellenza per la conservazione del ghepardo e del suo ecosistema, e lavora con tutti gli attori per sviluppare le migliori prassi in ricerca, educazione ed uso del territorio per farne trarre beneficio a tutte le specie, umani compresi. Per maggiori informazioni, visita: http://www.cheetah.org.
MEDIA CONTACT: Susan Yannetti, susan@cheetah.org or 202.716.7756
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