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A tutti gli Amici , Soci e …


DIAMO PIÙ VOCE AI GHEPARDI!

Riproponiamo con piacere questo articolo che chiarisce bene alcuni aspetti del traffico di ghepardi – scritto dal Direttore del Traffico Illecito del CCF, che ha fatto rientro nella sua patria, il Messico. Il suo lavoro e la sua dedizione ci mancheranno molto.

Di Patricia Tricorache

Da quando il CCF è venuto a conoscenza dell’impressionante volume di ghepardi vivi contrabbandati dal Corno d’Africa, con il commercio illegale di animali domestici ben 13 anni fa, abbiamo cercato di saperne molto di più. Sapevamo che dovevamo provare che il problema esisteva, e abbiamo iniziato a raccogliere dati che sarebbero stati utili a dimostrare i fatti.

I nostri dati sono stati cruciali per sollevare la questione nell’ambito degli organismi internazionali, così da introdurre il commercio illegale di ghepardi nell ‘agenda della 16. Conferenza delle Parti CITES nel 2013. Da allora, il CCF ha fatto immensi sforzi per creare partenariati. Il nostro obbiettivo: essere certi che il ghepardo abbia una voce….tanto meglio se più forte.

Il traffico illegale di parti di animali, siano esse di avorio di elefanti, corni di rinoceronte, scaglie di pangolino o ossa di tigre, ha attratto l’attenzione del pubblico perché le immagini di animali morti colpiscono veramente il cuore. Tuttavia, poco si sa del’impatto sulla conservazione degli animali commercializzati, sia che si tratti di commercio di animali da compagnia, o destinati a zoo privati o da intrattenimento.

Nel caso dei ghepardi, nel momento in cui un cucciolo di pochi mesi viene strappato alla natura, le probabilità che possa ritornare alla vita selvatica sono pari a zero. Anche se esercitati alla caccia, i cuccioli orfani non avranno le abilità che solo una madre può insegnare, come riconoscere i suoi nemici, cercare l’acqua o creare il proprio areale. Inoltre, poiché i cuccioli sottratti alla natura illegalmente sono giovanissimi, tra le 6 e le 10 settimane di età, devono essere allevati dall’uomo. Di conseguenza, si abituano all’uomo e se vengono liberati, possono avvicinare gli insediamenti umani, creando l’occasione di conflitti tra umani e animali selvatici.

Noi del CCF crediamo che oltre a curare i ghepardi che vengono sequestrati al traffico, dobbiamo porre fine a questo commercio, occupandoci di un aspetto cruciale: sensibilizzare globalmente sulle minacce che il commercio costituisce per la sopravvivenza del ghepardo, e non possiamo agire da soli. Per questo motivo, puntiamo ad agire attivamente a livello locale, nazionale ed Internazionale con le sedi istituzionali competenti, il che ci permette di scambiare informazioni e creare cooperazione. Dobbiamo concentrarci su tutti i settori che possono prendere misure contro il commercio di animali selvatici, includendo non solo i governi e le organizzazioni internazionali (IGO), bensì anche quelle non governative (ONG). Puntiamo anche al settore privato. Esploriamo alternative quali le banche che devono assumere un ruolo più attivo contro il traffico di animali selvatici tramite il monitoraggio di transazioni finanziarie sospette, e passiamo ore ed ore esaminando la Rete in cerca di mercati e social per individuare avvisi e pubblicità di vendite di ghepardi vivi.

La nostra ricerca cibernetica ci ha dato la possibilità di incontrare altri attori preoccupati e ci ha aperto le porte alla illustrazione del problema dei ghepardi.

Il 5 e 6 giugno 2018 ho avuto il privilegio di intervenire nel seminario Cyber-Enabled Wildlife Crime a ,Lione, in Francia, ospitato dall’INTERPOL e dal nostro partner di lunga data, l’ International Fund for Animal Welfare (IFAW).

L’importanza di questo seminario non può essere abbastanza sottolineato, in quanto comprendeva partecipanti dei più svariati settori: società tecnologiche online, agenzie delle forze dell’Ordine, politici e decisori politici,ONG, oltre che accademici. Ho imparato così tanto su società di IT come eBay, Etsy, Facebook, Google, e Instagram; da IGO quali I partner ICCWC INTERPOL, CITES e UNODC (United States Office for Drugs and Crime), e anche dalle nostre partner ONG quali IFAW, WCS (Wildlife Conservation Society) e WWF/TRAFFIC.

Grazie a questo seminario, ogni settore ha avuto la possibilità di condividere informazioni su ciò che facciamo, come lo facciamo, e perché. Abbiamo potuto anche discutere delle nostre necessità, e le opportunità potenziali di collaborazioni trasversali tra diversi settori e le migliori prassi. Comprendere gli ostacoli che dobbiamo affrontare quando facciamo il nostro lavoro è cruciale. Gli ostacoli possono spaziare da problemi di privacy e dì sicurezza, fino a leggi nazionali inadeguate e il numero incredibile di specie animali e vegetali (più di 30.000!) elencati negli allegati CITES, di cui molti vengono commercializzati via Internet illegalmente, mentre altri possono essere venduti legalmente in circostanze particolari.

A conclusione dei due giorni di incontro, tutti noi ci siamo lasciati con una maggiore

conoscenza e volontà di miglioramento delle comunicazioni e della collaborazione,

avendo tutti individuato che questa esiste. Ci siamo anche accordati sul fatto che è necessario comunicare tra settori scambiando informazioni, perchè queste possono contribuire ad aumentare la sensibilizzazione trasversale traconsumatori e management. Infine, tutti hanno riconosciuto la necessità di un uso più efficace delle risorse già alquanto limitate. Il lavoro è appena iniziato.

Subito dopo il seminario INTERPOL, ho fatto una breve deviazione per incontrare i colleghi del Corno d’Africa, (HoA), partecipando ad una riunione all’Aja.

Il Corno d’Africa è al centro delle nostre preoccupazioni quando si tratta di combattere il commercio illegale di ghepardi, perché molti ghepardi selvatici vengono contrabbandati dall’Etiopia attraverso la Somalia per poi riversarsi sulla Penisola Arabica. La breve visita mi ha permesso di essere aggiornata sulla creazione del Horn of Africa Wildlife Enforcement Network, o HAWEN, che sarà un partner essenziale per i nostri sforzi in quella regione. HAWEN è stato istituito lo scorso novembre con il sostegno di attori cruciali che comprendono IFAW, la sede nazionale dell’IUCN dei Paesi Bassi e il governo nederlandese.

Durante entrambe le riunioni, ho ribadito il profondo impegno del CCF nella lotta al traffico illegale di animali selvatici, così come la nostra disponibilità a continuare a collaborare con tutti gli attori secondo le nostre risorse. Il nostro obbiettivo è quello di far sì che la voce del ghepardo risuoni in tutte le persone e istituzioni che avremo l’occasione di incontrare.

Patricia Tricorache


Laurie Marker è arrivata in India!

Ultime notizie:

Prima di andare in India, la Dr. Marker ha fatto uno stop a Dubai , dopo aver lasciato l’Etiopia, dove ha avuto diverse riunioni al confine con il Somaliland. Ha tenuto due discorsi, uno al Laboratorio Centrale di Veterinaria, e un altro, aperto al pubblico, alla Surf House. Ha incontrato vecchi amici e collaboratori per discutere dei problemi dei #ghepardi negli Emirati Arabi Uniti. Pare che meno ghepardi siano coinvolti, ed i grossi felini vengono ricoverati in santuari più ampi, come quello di Latiffaal Maktoum, che ha creato delle strutture notevoli che accolgono gli animali che vengono dati da privati che vogliono disfarsene. Latifaal ha partecipato alla conferenza di Laurie Marker e l’ ha postata sulla sua pagina Instagram.

Unirsi al CCF Italia e diventare Soci Sostenitori significa collaborare alla salvezza di tutte queste specie a rischio estinzione, educando popoli e Paesi a rispettare la natura.

#Nonsologhepardi

Il CCF Italia


Memo ai Soci passati, presenti….e futuri!

Cari Soci,

Desideriamo ricordare a tutti coloro che non lo hanno ancora fatto, che entro fine febbraio va corrisposta la quota 2020 dell’associazione. In calce potete vedere i dati bancari, oppure sul sito http://www.ccf-italia.org potete pagare con PayPal o carta di credito.

Dopo la donazione di dicembre abbiamo organizzato un corso sui ghepardi per il 28 febbraio presso le Scuole Elementari , e ci riuniremo al Parco Le Cornelle con tre ricercatori/veterinari/zoologi esperti di predatori italiani ed esotici: parleremo di predatori e di come interagiscono con l’Uomo.

Vi aspettiamo il 4 aprile per una giornata all’insegna della conservazione!

Sarà un anno speciale, il CCF compie 30 anni!

Grazie a tutti!

Betty von Hoenning

Presidente

CCF Italia

ccfitaly@cheetah.org

www.ccf-italia.org


LAURIE MARKER: 30 Anni di ricerca per i ghepardi!

youtu.be/scFTHnSqqv8


Un messaggio della Presidente CCF Italia

Carissimi,

Solo per tranquillizzare coloro che mi hanno chiesto del nostro viaggio 2020, sto elaborando tre preventivi diversi con una guida che era presente a Piacenza e che vorrei tanto ci accompagnasse per rendere il nostro viaggio indimenticabile.
Purtroppo ho qualche problema pratico, perché il mio computer è in riparazione dopo che il 23 gennaio mi è scoppiato un incendio in casa, e ho dovuto lasciare la mia abitazione. Ho perso molti beni compresi alcuni preziosi documenti del CCF, e sto preparando i lavori di rifacimento con le varie pratiche burocratiche. Immaginate dunque il mio disagio oltre al dispiacere, ma ciò non mi trattiene dal volere comunque organizzare ciò che abbiamo pianificato.
Vi chiedo ancora un po’ di pazienza, e vi anticipo che il 4 aprile prossimo saremo al Parco Le Cornelle per una bella occasione di incontro con tre bravissimi ospiti relatori ( uno lo conoscete già) e una visita agli animali citati (ghepardi compresi!).
Vi chiedo quindi qualche giorno di pazienza; avrete presto notizie!!
E per chi fosse interessato, arrivederci il 4 aprile per una Giornata insieme!
Betty von Hoenning

Charity Navigator: il CCF si conferma per trasparenza e chiarezza!

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